Cari “compagni di viaggio” proprio in questo difficile momento, vogliamo ritrovare quella spinta e quel coraggio che gli insegnamenti del Prof. Hudolin hanno risvegliato in tutti noi.

Carta dei “Principi” dei Club degli Alcolisti in Trattamento

I Club degli Alcolisti in Trattamento sono Autonome Comunità Multifamigliari che fanno parte della Comunità locale e con questa comunicano ed interagiscono.

Lavorano partendo dal principio del qui ed ora (si parla di oggi e delle situazioni concrete), per il cambiamento di stile di vita (sobrietà) di tutti i componenti delle famiglie che lo compongono, e per un cambiamento della cultura della comunità in cui operano, partendo dai problemi alcol-correlati e complessi.

Cardini di riferimento sono: l’approccio famigliare e l’approccio di popolazione all’interno di una visione ecologico-sociale dei problemi alcol-correlati e complessi.

 

Le Regole del Club sono:

  • puntualità e costanza
  • non si fuma durante la riunione di Club e si spegne il cellulare
  • con l’ingresso della tredicesima famiglia il Club si moltiplica
  • i membri mantengono la necessaria riservatezza su quanto ascoltato al Club
  • Non accogliere un numero eccessivo di problemi complessi

 

1) Il Club si riunisce una volta alla settimana, per unora e trenta. E’ bene che la riunione inizi e termini con puntualità. Non c’è nessuno che dirige ma tutti i membri di Club assumono a rotazione i compiti di servizio necessari al suo buon funzionamento. Il lavoro nel Club è coordinato da un Servitore-Insegnante opportunamente e costantemente formato e aggiornato. Il Servitore Insegnante garantisce fondamentalmente di rimanere centrati durante gli incontri sui temi propri del Club e sulla rotazione dei compiti e delle testimonianze.

 2) Le medicine del Club sono: ascolto, accettazione, solidarietà, condivisione, costanza, amicizia e… amore!

 3) Negli incontri del Club è bene accettare le difficoltà, non esprimere giudizi, parlare tramite i propri vissuti e la propria esperienza personale. Durante la settimana continua il lavoro con le visite ed i contatti amicali in base alle necessità e alle possibilità di ciascuno. I contatti tramite social, pur utili durante la settimana, non possono sostituire gli incontri settimanali reali, che rimangono fondamentali ed insostuibili.

 4) Non esistono quote di iscrizione o adesione, anche se ogni Club può organizzare una cassa comune per le piccole necessità del Club stesso e delle Associazioni di servizio.

5) Il Club in quanto tale è apolitico, aconfessionale, aperto a tutte le famiglie con problemi alcol-correlati e complessi ed appartiene solo alle famiglie che lo compongono ed al S.I., ed è sovrano e autonomo, anche rispetto alle proprie Associazioni di servizio!

(Tra i temi complessi va data oggi particolare attenzione, anche formativa, alla combinazione con: azzardo, dipendenza da farmaci, da sostanze illegali e da tecnologia,….).

6) Il Club coopera con tutte quelle realtà pubbliche e private che possono concorrere a realizzare i suoi scopi mantenendo in ogni caso la specificità dei propri compiti e la propria autonomia, ed a pari dignità

 7) E’ importante che i Club mantengano un impegno formativo e di confronto continui, coinvolgendo tutte le famiglie, la comunità locali e le realtà sociali del territorio. Si sottolinea l’importanza degli inter-Club, delle scuole alcologiche di primo, secondo e terzo modulo; del corso di sensibilizzazione, degli aggiornamenti locali e nazionali, dei congressi delle famiglie, della scuola delle trecento ore e dei momenti di confronto e formazione dei Servitori-insegnanti

 8) lI Club nello svolgimento del suo lavoro promuove la consapevolezza che l’interdipendenza è una condizione dell’Uomo (tutti sono responsabili di tutti) e va intesa come un valore assoluto che, se compreso appieno, spinge verso il rispetto di se e degli altri, per prendersi cura sia della realtà sociale che dell’ambiente, verso la comprensione e la pace tra i popoli

 9) II Club promuove in tutti la riflessione sulla Spiritualità Antropologica e sull’Etica, intese come la necessità dell’Uomo di trascendere il particolare per una visione più ampia a cui affidarsi, in cui confidare e da tramandare: una fiducia nelle risorse positive presenti negli Individui, nelle Famiglie, nelle nostre Comunità che, se ascoltate, ci faranno da guida …sempre!!

 10) Consapevoli che, rispetto ai principi, ognuno di noi è costantemente in trattamento, ci impegniamo a:

  • rimanere semplici, accessibili, comprensibili
  • praticare la coerenza e la comprensione
  • condividere e promuovere quanto appreso nei nostri percorsi di crescita e maturazione.